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Soggetto Politico Nuovo, Bene Comune e FaBC

Ieri sera ho partecipato a Padova, presso la sede di Altra Agricoltura in corso Australia, al primo incontro regionale per creare un “soggetto politico nuovo”, sulla base di un Manifesto pubblicato per ora sul “Fatto quotidiano”.

Eravamo circa 20-30 persone, età media 45 credo. I più giovani erano uno studente di scienze politiche, Davide Galvan, un ragazzo che lavora come operatore sociale per il Comune, io ed un altro ragazzo.

Questa volta mi son detta “vai tranquilla e senza alcuna aspettativa, tanto non otterrai proprio nulla :)”. Ed infatti non ho ottenuto proprio nulla, ma non sono riuscita a rimanere tranquilla.

Una volta arrivata, sentendo i vari interventi (il primo, quello di Paolo Cacciari), mi veniva da pensare sempre di più “caspita, dovrei proprio riuscire a far capire che quello che serve non è un partito nuovo, è un nuovo Sistema! Un nuovo Metodo! La FaBC! Nessun partito da solo è in grado di superare i limiti della politica attuale”. E poiché l’idea della FaBC mi frulla in testa da ormai più di un mese, il cuore ha cominciato ad andarmi a 150/min: troppo era il desiderio di comunicarla!

Ma, appunto, non ci sono riuscita :). Anzi, viste le numerose irruzioni nei discorsi altrui, senz’altro ho fatto una bella figura di maleducata. 

Se devo essere sincera, credo di non riuscire a farmi capire anche perché molti non hanno in partenza idèe chiare. 

Per esempio, ieri qualcuno mi ha detto “Ester, il Bene Comune non esiste, è un’idea astratta, che senso ha un portale che si occupa del Bene Comune?Per un dipendente di APS, il Bene Comune è fare un sacco di inceneritori. Per me, è non averne proprio. Quindi il Bene Comune non esiste”.

Ecco: mancano proprio le basi. Cosa è il Bene Comune?

Il Bene Comune non è certo il mio interesse contrapposto al tuo, o viceversa il tuo interesse contrapposto al mio. Questo semmai è un doppio “Bene Privato, Individuale”! 

Il Bene Comune si identifica invece con il Bene superiore della Collettività/Comunità, e non può prescindere dall’arco temporale considerato, breve, medio o lungo. Il Bene Comune ora può essere infatti diverso dal Bene Comune domani o dopodomani. Per conoscerlo, è importante considerare le questioni da un punto di vista tecnico, perlappunto nei diversi orizzonti temporali.

Qual è il Bene Comune di Breve Termine nell’esempio fatto dal signore di cui sopra?

Per capirlo, dobbiamo considerare la situazione attuale. 

Allo stato attuale i rifiuti secchi (cioè quelli che rimangono dopo aver rimosso i rifiuti riciclabili), nonostante l’aumento della raccolta differenziata spinta, continuano essi pure ad aumentare.

Ora, dove li possiamo mettere, tutti questi rifiuti, se chiudiamo i nostri inceneritori? Le discariche ormai sono colme e la normativa europea ci impone di limitarne al massimo l’utilizzo. Credo che nessuno sarebbe disponibile a tenersi i rifiuti in casa. Quale persona informata e consapevole potrebbe quindi pensare che chiudere gli inceneritori corrisponde attualmente con il Bene Comune? Nessuno. Attualmente, i rifiuti “secchi” vanno inceneriti. Possiamo quindi dire che nel breve termine l’incenerimento corrisponde con il “Bene Comune” – come dice il dipendente di APS nell’esempio del signore di cui sopra.

Ma è così anche nel Medio-Lungo Termine?

Purtroppo l’incenerimento è una necessità contingente, ma non la soluzione del problema dei rifiuti: incenerire vuol dire infatti bruciare risorse che in gran parte potrebbero essere recuperate, generare una quantità di energia irrisoria (rispetto a quella necessaria per produrre quello che stiamo bruciando), produrre sostanze nocive bio-accumulabili che finiscono in aria, suolo ed acqua, ed incrementare l’effetto serra (visto che in gran parte bruciamo plastica e prodotti non rinnovabili, e che per produrre quello che stiamo bruciando abbiamo impiegato per lo più combustibili fossili).

Quale dipendente informato e consapevole potrebbe pensare che l’inceneritore è un Bene Comune anche a medio-lungo termine? Nessuno.

Dunque, quale è il Bene Comune nel medio-lungo termine?

Nel Medio Termine, il Bene Comune è ridurre sempre di più i rifiuti.

Nel Lungo Termine, minimizzarli al punto di chiudere la maggior parte degli inceneritori.

Come?

  • Con iniziative di Riuso (ad esempio, il vuoto a rendere del vetro),  Recupero (se non si riusare), e infine, Riciclo (se non si può né riusare né recuperare).
  • Migliorando la raccolta differenziata, introducendo il porta a porta, o meglio ancora, raccoglitori stradali interrati con postazione esterna per il riconoscimento dell’utente (tramite tessera sanitaria), il riconoscimento del tipo di rifiuto e la relativa pesa, per una tariffa proporzionale.
  • Tramite tante altre iniziative (i negozi di prodotti sfusi, ad esempio). 

Quale è il compito della Politica con la P maiuscola? Quello di promuovere il Bene Comune capendo in che direzione va il mondo ed in che direzione dovrebbe andare, ed attuando le misure per aggiustare costantemente la rotta, senza troppi scossoni possibilmente – e qui sta la bravura.

Questo ragionamento si può fare per tutto. Pensiamo ad esempio alla cementificazione. Possiamo dire sia un male assoluto, il cemento? No! E’ l’eccessiva, incontrollata cementificazione il problema, perché stravolge il territorio dal punto di vista dei suoi equilibri idrogeologici.

Cos’è il Bene Comune in questo caso? Ad esempio, dimostrare tramite un Censimento degli Edifici che ci sono molti luoghi già cementificati e non utilizzati, e costruire su quelli.

Il Bene Comune è quello che consente all’Umanità di sopravvivere come specie, conservando i luoghi in cui viviamo ed il Pianeta, in modo che rimangano il più accoglienti possibile anche per le future generazioni.

Per farcene un’idea di cosa è il Bene Comune in un determinato momento, possiamo chiederci:

“Cosa succederebbe al Pianeta ed all’Umanità, se tutti si comportassero come me?”

E scegliere quindi, fra le iniziative e le azioni possibili, quelle che danno il maggiore beneficio alla collettività, e meno problemi, nelle diverse scale temporali.

Una signora veramente in gamba ieri diceva “Noi potremmo anche farla, la rivoluzione, ma a che pro? Quello che serve è capire come dobbiamo impostare la costruzione di un mondo diverso! Altrimenti, a rivoluzione fatta, ci ritroveremmo punto e a capo, sprovveduti e pronti a farci prendere nel sacco da chi riesce a raccontarcela meglio”.

Eh già.

La rivoluzione in realtà è già in atto, e la sta facendo internet: internet che permette la comunicazione orizzontale. E la comunicazione è tutto.

In realtà, di gente che lavora per il Bene Comune ce n’è a bizzeffe, in tutti i campi: il problema è che questa gente non riesce a fare RETE, e quindi non riesce a farsi sentire e lascia prevalere chi parla a voce alta, spesso però non dicendo le cose più giuste.

Se tutta la gente che lavora per il Bene Comune facesse RETE, farebbe anche Numero, e quindi riuscirebbe a farsi ascoltare di più dalla politica. Ed i politici non dovrebbero spremersi troppo le meningi per capire come agire nell’interesse della collettività, perché già la società civile indicherebbe loro, tramite le iniziative in atto, cosa c’è da fare!

Per fare RETE serve la FaBC, un portale web ben strutturato, in cui si raccolgano tutte le iniziative concrete per il Bene Collettivo. Iniziative cui possa aderire chiunque, singolo, gruppo, privato, amministrazione pubblica, partito, ecc.

Mi è stato detto “non funziona così!”.

Beh, nulla funziona finché qualcuno non trova il modo di farlo funzionare. Un portale bisogna pubblicizzarlo. Se nessuno lo usa, non serve a niente.

Ma se è conosciuto da un numero sufficiente di persone, il portale procede da sè, perché a chiunque piace sentirsi utile dando una mano nei settori in cui ha competenza, se intuisce che la sua competenza ed il suo tempo non rischiano di andare sprecati.

Per capire di cosa sto parlando, meglio comunque leggersi il progetto FaBC.

Bisogna essere consapevoli di come funziona il web e la comunicazione via web…cose per giovani! 

Il mio desiderio sarebbe trovare dei professori universitari (di ingegneria informatica, scienze politiche, scienze della comunicazione…) in grado di assegnare la costruzione del web come progetto ai loro studenti, magari con finalità di tesi… Con questo si otterrebbe il coinvolgimento degli stessi giovani, che sono più svegli.

Buona fortuna, people. Prima o poi ci riprovo, a pubblicizzare la FaBC ;)

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estergiusto

Autore: estergiusto

Dopo aver lavorato come ingegnere ambientale per 15 anni, ora insegno in un istituto tecnico. Nella vita sono una ecologista sfegatata e mi piacciono mooolto di più le soluzioni "verdi" di quelle puramente tecnologiche. Adoro gli alberi e mi basta starci sotto per sentirmi felice. Credo che poche cose portino tanti benefici come questi compagni fronzuti. - * - * - After 15 years of work as an environmental engineer, now I teach in a technical high school. In life I am a committed ecologist, and I like the "green" solutions a lot more than the purely technological ones. I love trees: I just have to stay under them to feel happy. I believe that few things bring as many benefits as these leafy companions.

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